IoT Origins: un distributore automatico come primo prototipo IoT
Continuando a viaggiare nel tempo (qui trovi la prima tappa del viaggio) arriviamo agli anni ‘80 per la precisione nel 1982 quando un gruppo di studenti e professori della School of Computer Science della Carnegie Mellon University decisero di collegare un distributore automatico della Coca-Cola.
Il motivo è semplice e spiega perfettamente la necessità di controllare quello che ci circonda per semplificare la nostra vita: non volevano andare da una parte all’altra dell’edificio per scoprire che il distributore era vuoto o appena riempito, quindi senza Coca-Cola fresca.
Fu questo il primo prototipo IoT destinato al monitoraggio delle scorte e della temperatura dei prodotti conservati; e, anche se (in parte) inconsapevolmente, un passo importante verso la visione di un mondo connesso.
Una storia simile avvenne qualche anno dopo, nel 1989, quando lo scienziato informatico John Romkey decise di connettere un tostapane, il Sunbeam Deluxe, con una rete IP e un protocollo di gestione, per controllare l’accensione dell’alimentazione e gestire in questo modo il livello di tostatura.
Aveva creato il primo elettrodomestico connesso alla rete, il primo esempio di oggetto per la casa, il primo passo per la smart home del futuro.
Anche la Cambridge University propose il suo primo prototipo IoT nel 1991; per la prima volta venne utilizzata una webcam per monitorare il livello di caffè presente nelle caffettiere del laboratorio. La webcam inviava 3 immagini al minuto al computer locale per assicurarsi di avere sempre una buona scorta di caffè a disposizione.
Questi tre avvenimenti furono seguiti da un quarto che fa capire quanto il tema oggetti connessi si stava espandendo a livello mondiale; nel 1994 Reza Raji divulgò un articolo sulla rivista tecnica IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) dove si teorizzava:
“[spostamento di] piccoli pacchetti di dati in una vasta serie di nodi, in modo da
integrare e automatizzare tutto, dagli elettrodomestici alle intere fabbriche”
Quindi ipotizzava di integrare i dati e automatizzare l’azienda attraverso dispositivi connessi.
Un ultimo episodio, prima della nascita ufficiale del termine Internet of Things, avvenne nel 1995 e riguardò il primo esempio di quello che oggi chiamiamo GPS Tracking. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti completò lo sviluppo della prima rete satellitare GPS, 24 satelliti in grado di controllare la posizione di aerei e navi militari. Il primo esempio di gestione e monitoraggio della flotta.