Un futuro più sostenibile con la Smart Agriculture
Un settore in forte crescita destinato a svolgere il ruolo di protagonista nei prossimi anni. Stiamo parlando della Smart Agriculture o Agricoltura Intelligente, passata da un valore di mercato di 540 milioni di € nel 2020 a 1,6 miliardi nel 2021, facendo registrare una crescita del 23%.
Cosa significa Smart Agriculture e cosa comprende al suo interno?
La Smart Agriculture non è altro che l’Agricoltura 4.0; così come l’industria è diventata 4.0 con l’introduzione dell’IoT, anche per l’ambito agricolo il concetto di base non cambia.
In Italia le soluzioni di Smart Agriculture sono in costante crescita, in particolare nell’ultimo anno; ad oggi sono circa 550 distribuite in diversi ambiti come l’ortofrutticolo, il vitivinicolo o il cerealicolo.
Passando ai dati concreti, secondo una ricerca condotta da TIM il 60% delle aziende agricole dichiara di utilizzare almeno una soluzione digitale (non necessariamente IoT), mentre solo il 3-4% della superficie agricola è coltivata con strumenti tipici dell’Agricoltura Intelligente.
Le soluzioni presenti, infatti, sono varie, si passa dall’analisi del terreno al controllo delle condizioni meteo fino ad arrivare al monitoraggio dei silos di stoccaggio; ogni fase della filiera produttiva è sotto controllo e questo permette di raccogliere e utilizzare molte informazioni utili.
Ma andiamo con ordine e analizziamo alcune possibili soluzioni rientranti nella Smart Agriculture.
Controllo della crescita
Ogni coltivazione attraversa diverse fasi di crescita durante l’anno, a partire dalla semina fino ad arrivare alla raccolta. L’IoT aiuta l’agricoltore nel controllo di questo processo sfruttando i dati raccolti dai sensori disseminati nel terreno.
Questi dati sono fondamentali per ottimizzare il processo di crescita e massimizzare i risultati, ottenendo non solo una quantità di raccolto maggiore (principalmente riducendo al minimo gli scarti), ma anche una qualità superiore alla coltivazione “analogica”.
Alcuni dei sensori più utilizzati nella Smart Agriculture sono: temperatura e umidità dell’aria, CO2 e VOC (Composti Organici Volatili), pressione atmosferica, bagnatura fogliare, ecc…
Ottimizzazione dell'irrigazione
Una buona irrigazione permette non solo di ridurre notevolmente gli sprechi d’acqua ma anche migliorare la salute delle piante e ottimizzarne la crescita senza dover pensare alla loro irrigazione.
Combinando tra loro una serie di dati ricavati da appositi sensori è possibile dimenticarsi dell’irrigazione dei propri campi. Ti sembra impossibile? In realtà grazie ai dati meteorologici, al fabbisogno teorico della coltivazione e all’umidità del suolo è possibile automatizzare al 100% il sistema di irrigazione.
La riduzione dello spreco d’acqua è una diretta conseguenza; l’automatizzazione dell’irrigazione eliminerà l’utilizzo eccessivo di acqua sfruttando anche le precipitazioni atmosferiche.
Prevenzione delle malattie
Prima di pensare all’aumento di produttività del terreno è necessario ridurre al minimo gli sprechi e per farlo è necessario prevenire eventuali malattie delle piante o comunque individuarle per tempo.
L’IoT nella Smart Agriculture aiuta gli agricoltori mettendo a disposizione una serie di dati relativi alle coltivazioni e inviando allarmi in caso di cambiamenti anomali nei valori; ad es. utilizzando sensori ottici è possibile rilevare cambiamenti tra la condizione “in salute” della pianta e qualsiasi altra condizione diversa da essa.
Partendo da qui si può andare a specificare se il cambiamento è dovuto a una semplice mancanza d’acqua oppure a qualcosa di più serio come un parassita.
Con questo dato a disposizione l’agricoltore può intervenire tempestivamente con i pesticidi adatti, inoltre, l’uso di quest’ultimi si riduce notevolmente impattando positivamente sull’ambiente.
Monitoraggio delle condizioni di stoccaggio
Le soluzioni di Smart Agriculture non si fermano alle attività di campo (le 3 citate in precedenza), ma continuano anche dopo la fase di raccolta. Lo stoccaggio, infatti, rappresenta un momento molto importante e un agricoltore non può permettersi di perdere parte del raccolto perché mal conservato.
Anche in questo caso l’Internet of Things viene in soccorso offrendo soluzioni in grado di monitorare diversi parametri utili alla conservazione ottimale del raccolto.
Prendiamo ad esempio lo stoccaggio del grano, esso viene immagazzinato in enormi silos e la sua conservazione dipende dall’umidità e dalla temperatura presente al loro interno; grazie all’IoT è possibile sapere quando fumigare (eliminazione muffe e parassiti) e quando procedere alla vendita per non rischiare un deterioramento del prodotto.
Le soluzioni di IoTReady per la Smart Agriculture
Anche noi di IoTReady abbiamo sperimentato una soluzione di Smart Agriculture; nello specifico abbiamo connesso una coltivazione idroponica, anch’essa appartenente al settore Agricoltura 4.0.
In collaborazione con il nostro partner smeup abbiamo creato una piccola coltivazione idroponica completamente autonoma grazie a diversi sensori: pH, elettroconduttività, temperatura, umidità, luminosità e CO2.
Con questi dati a disposizione è possibile ricevere un allarme per bagnare la pianta nel momento più opportuno o semplicemente conoscere le ore di funzionamento dei led necessari per la crescita delle piantine.